I bambini al panificio

I bambini al panificio

di Sara D’Oriano

Avere i bambini al Panificio è per me una cosa sempre emozionante e bella. In quanto azienda storica, presente da tanti anni sul territorio, vivo personalmente l’apertura del panificio alle scuole come un servizio importante alla comunità, che ne richiama le radici e sviluppa quel senso di appartenenza a un luogo e un ambiente sociale che plasmerà quel bambino anche nel suo futuro. E poi è sempre divertente vederli giocare e interagire mentre il pane che loro stessi hanno infornato cuoce nel forno; oppure osservare i loro volti mentre ascoltano la musica del pane appena sfornato.

Nicola da tanti anni ospita le scuole di varie classi, prevalentemente della scuola materna e delle elementari. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo ospitato i “grandi” dell’asilo nido con i loro genitori.

Il pane è l’alimento più semplice e “comunitario” che esista. Attraverso di esso si impara la condivisione ed è il primo strumento di integrazione tra culture diverse. 

Impastare è realizzare con le proprie mani qualcosa di unico e artigianale, è l’orgoglio di riuscirci e creare qualcosa di proprio. La lievitazione, la cottura, insegnano il valore dell’attesa, il saper apprezzare il tempo che scorre e saperne valorizzare ogni momento. 

Il momento in cui si sforna e il pane inizia a “suonare” la sua musica insegna l’attenzione per le piccole piccole cose e il loro valore. 

Ognuno di questi piccoli esce dal panificio con il suo sacchetto caldo e trovo significativo che per un giorno sia lui o lei a portare letteralmente il pane a casa e a condividerlo con i propri familiari.

Penso sia importante trasmettere (o almeno provarci!) alle nuove generazioni il senso profondo del nostro lavoro e della nostra passione, ed è importante che le famiglie, aiutate dagli insegnanti, collaborino affinchè questo tipo di esperienze sul territorio possano svilupparsi e rendersi fattibili. Da parte nostra, ci sarà sempre la porta spalancata a nuove proposte e nuove idee.

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