di Nicola Giuntini
Pare che l’etimologia della parola pa-ne potrebbe derivare dalla radice sanscrita pa-: bere o più in generale nutrirsi da qui anche la parola pa-sto. Il primo alimento di cui l'uomo si nutre, bevendolo, è il latte materno. Probabilmente, dunque, al pane veniva attribuita la stessa primarietà ed essenzialità del latte.
Sicuramente come alimento il termine italiano pane viene dal latino panis, che sembra trarre origine dal greco. Sempre in latino, pare anche che quando per pane si intende la sua forma, si usasse la parola panum alla lettera "filo di trama avvolto alla spola da telaio"
In italiano, per pane, abbiamo una serie di significati:
- In gastronomia il pane è il prodotto alimentare ottenuto dalla lievitazione e successiva cottura di un impasto di farina di cereali, acqua ed eventuali condimenti;
- Il pane può essere visto come metafora del cibo consumato quotidianamente, o in senso lato anche del sostentamento economico che si ottiene lavorando: es. “cosa hai da rimproverarmi quando mi ammazzo per portare il pane quotidiano anche per te”;
- il pane come oggetto, ovvero un pezzo generico di una qualche sostanza o prodotto, per lo più alimentare. In particolare di quest'accezione è usato il diminutivo panetto, ad es. “panetto di burro” oppure “nel reattore nucleare vengono immessi dei pani di grafite”;
- In meccanica per pane si intende filetto di una vite.
Il termine pane dà origine a tutta una serie di altre parole più o meno scontate.
Tra le intuibili ci sono panaio e panettiere, ovvero colui che produce il pane. Panificio, ovvero il luogo dove lo si produce. Appanettare, ovvero dare la forma al pane. Pagnotta, panini, panaccio, pangrattato, come tipologie di prodotti di pane.
Tra le parole meno intuibili ci sono paniere o tascapane ovvero il cesto o la bisaccia dove di mette il pane. Appannaggio alla lettera dotazione di pane nel senso di dare una dotazione in ricchezza. Impanatura, ovvero cospargere di pane, ma impanatura è anche il filetto di una vite, filetto che quando si sciupa si dice spanato. Dipanare, il dividere pani ovvero in modo figurato il districare una matassa o una situazione complicata.
Poi ci sono alcune parole molto significative come compagno dal latino cum panis, ovvero la o le persone con cui condivido il pane. Companatico, tutto ciò che nell’alimentazione si accompagna al pane.
C’è poi l’aspetto sacrale del pane come alimento che dà la vita. Questo in molte religioni e nel cristianesimo in particolare. Nel suo vangelo Giovanni (6,35) scrive questa affermazione di Gesù: Io sono il pane che dà la vita. Lui, Gesù, è il pane e il pane è simbolo di tutto ciò che l'uomo desidera per la vita, tutto ciò che Dio ha donato all'uomo per la sua vita.
Ci sono infine tantissimi modi di dire che si rifanno al pane:
- buono come il pane: si dice di persona buona, mansueta, benevola;
- a chi si sforza d'imparare, non gli mancherà mai il pane: il voler imparare porta sempre frutto;
- pane al pane, vino al vino: dire le cose come stanno, senza omissioni o sotterfugi;
- non si vive di solo pane: la vita è fatta di altro oltre alla sopravvivenza materiale garantita dal cibo;
- a pane e acqua: dare una punizione, come a un carcerato;
- rendere pan per focaccia: dare contraccambio di uno sgarbo o un dispetto;
- guadagnarsi il pane: meritare mediante il lavoro, il cibo, o la retribuzione quotidiani;
- mangiare il pane a tradimento: quando si approfitta di una provvista, di un servizio, o di qualche forma di sostentamento che si riceve da terzi, anche per lungo tempo, senza dare niente in cambio;
- per un tozzo di pane: cedere, dare qualcosa per una quantità miserevole di pane, o, in senso figurato, per una quantità misera di denaro o beni.
Questa breve esposizione riporta solo una piccola parte della complessità di significati relativi alla parola pane, penso però che già così, questo sintetico approfondimento, possa dare la misura di quanto il concetto trattato sia stato da sempre importante e quanto lo sia ancora oggi.